Vai al contenuto
×

Gazzetta - Caos Fiorentina, Gud smentisce Vanoli sul rigore. La ricostruzione dal Viola Park

2 min di lettura

Un guaio tira l'altro, Gudmundsson per difendersi scredita l'allenatore. Ma dal Viola Park assicurano: nessuna frizione negli spogliatoi. Ma a gennaio...

Non c’è pace per la Fiorentina. Un guaio tira l’altro. Ieri è toccato a Gudmundsson usare i social per difendersi e spiegare che lui non ha paura a tirare i calci di rigore. Ma screditando sostanzialmente il tecnico Paolo Vanoli che il giorno prima nel post sconfitta col Sassuolo aveva detto che il numero 10 non se l’era sentita di calciare dagli 11 metri. E sul dischetto, tra un battibecco e l’altro, era andato, realizzando, Mandragora. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

sponsored

LIBERI. Ieri la squadra ha fatto il solito lavoro post partita. Alla fine Vanoli, che non ha portato finora scossoni a livello tecnico-tattico, ma ce la sta mettendo tutta per sostenere un gruppo molto provato e fragile psicologicamente, ha concesso una giornata di libertà per oggi. Le misure punitive ora non servono. I ragazzi si devono sbloccare provando a uscire da questa situazione. Ma ieri Gudmundsson, uno dei calciatori più contestati, non si è trattenuto dal rispondere a un tifoso e ha combinato un altro pasticcio. A chi gli diceva che non ha gli attributi ha replicato così: «Non ho mai rifiutato e non rifiuterò mai di calciare un rigore. Ho sempre tirato i rigori per il club senza problemi. Ieri un altro giocatore ha preso la palla e voleva prendere il rigore e io non sono quel tipo di persona che litiga con il mio compagno di squadra davanti allo stadio pieno». Vista così sembrerebbe la triste storia di uno spogliatoio allo sbando. Ma dal Viola Park emerge che, pur considerando un comprensibile stato di tensione, non ci sono particolari frizioni. Kean è deluso e voleva solo sbloccarsi tirando il rigore. Ma nessun problema con Mandragora e Ranieri. Gud ha esagerato. Tocca a Vanoli e Goretti ricompattare tutto anche in vista della Conference. Poi a gennaio è logico che più di un viola che non rende può lasciare il Viola Park.

sponsored

PATTO SALTATO. Il patto del megafono, come è stato ribattezzato l’incontro dell’altra domenica a Bergamo, con Dzeko protagonista nel discutere animatamente con la tifoseria inferocita, sembra già saltato. La sfida col Sassuolo doveva essere la partita della verità, quella della svolta. La Fiorentina l’ha persa malamente con un secondo tempo imbarazzante. E alla fine i «siete ridicoli» e «vergognatevi» non sono mancati. 

sponsored

Lascia un commento