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Gazzetta - Di Livio: «Sono poche le analogie con il 2002, la Fiorentina si salverà»

2 min di lettura

L'intervista all'ex capitano viola: «Rosa costruita male ma non così debole. La Conference può dare un impulso positivo»

Angelo Di Livio ci è già passato, con la maglia della Fiorentina addosso, in una situazione simile. Per questo sa benissimo cosa si prova e può indicare la strada. Lo fa sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, lui che era uno dei leader della squadra che non riuscì a evitare la retrocessione nel 2001-2002.

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Vede qualche analogia? «Solo nella differenza tra potenzialità e rendimento. Ma stavolta la Fiorentina riuscirà a salvarsi. Noi impiegammo troppo tempo a renderci conto del rischio. Adesso mi sembra che ci sia la percezione esatta del problema. E poi ai miei tempi c'era un grande problema societario, ora il club è solido. Quindi credo ci siano tutte le condizioni affinché la squadra esca dal momento difficile, trovi continuità e chiuda la stagione senza troppa sofferenza».

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Come si è arrivati a questo punto? «È una cosa incredibile. La rosa non è fortissima, è stata costruita male soprattutto a centrocampo, ma non è così debole. Forse sono state trascurate le sconfitte iniziali. È diventata una questione mentale: la squadra è entrata in un vortice di situazioni negative».

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Come se ne esce? «Innanzitutto battendo il Verona. E poi concentrandosi su una partita alla volta senza fare tabelle o proclami. Bisogna coprirsi meglio e sfruttare il potenziale in avanti. II giocatore conta meno dell'uomo: non ti devi nascondere, non devi aver paura. I tifosi faranno la loro parte: so quanto può spingere la gente di Firenze. Ma ripeto: la Fiorentina si salverà».

L'impegno europeo è un problema? «Adesso non bisogna pensarci troppo, poi si vedrà. Ma sono convinto che la Conference League possa dare un impulso positivo. I risultati portano serenità e puliscono la testa. La Fiorentina deve avere l'ambizione di chiudere il campionato a metà classifica e, quando avrà riguadagnato qualche posizione, l'avventura europea sarà un valore aggiunto e un modo per dimostrare le qualità del gruppo».

 


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