Tuttosport - Kean, contatti con Pioli. Pronto ingaggio da 4 milioni se resta. Ma il Gala è in arrivo in Italia

Minaccia Manchester United, ma anche i turchi si fanno sotto: il vicepresidente Kavucku è in arrivo in Italia. Pioli spera che Moise possa restare

Il primo a presentarsi al Viola Park, ieri, è stato Nicolò Fagioli, sei giorni prima dell'inizio del raduno che scatterà lunedì prossimo. Quel giorno i tifosi sperano di vedere arrivare pure Moise Kean anche se la clausola da 52 milioni scadrà il giorno dopo, martedì 15 luglio, fino ad allora staranno tutti col fiato sospeso.

Così scrive Tuttosport. GALA E UNITED. Peraltro tra gli estimatori del centravanti si è aggiunto in queste ultime ore anche il Galatasaray. Non ha presentato ancora un'offerta come l'Al Qadsiah - 15 milioni annui per tre stagioni - ma il club turco viste le difficoltà al momento per Osimhen ha spostato l'interesse su altri obiettivi tra cui il bomber viola contattando il suo entourage in attesa di un incontro (il vicepresidente Kavucku è in arrivo in Italia), disposto a saldare la clausola che può essere pagabile in due tranche da 26 milioni.

Tutto ciò mentre in Inghilterra danno per imminente l'assalto del Manchester United (la Fiorentina lo affronterà all'Old Trafford in amichevole il 9 agosto): proprio i Red Devils rappresenterebbero la vera 'minaccia' anche se Kean non ha preso ancora alcuna decisione.

NUOVO ACCORDO... E PIOLI. Nel caso in cui scegliesse di restare a Firenze, dove si è rilanciato segnando 25 gol, la società viola sarebbe pronta a proporgli un nuovo accordo, più lungo di uno o due anni rispetto a quello attuale in scadenza nel 2029, e con un ingaggio raddoppiato, da 2,2 milioni a 4 come fu per Ribery, l'unico sotto la gestione Commisso con un simile stipendio.

La Fiorentina ha sempre creduto nelle doti di Kean tanto da investirci l’estate scorsa quasi 15 milioni. Ovviamente anche Stefano Pioli, atteso venerdì per firmare il triennale (a 3 milioni a stagione), confida nella permanenza del centravanti con cui ci sarebbe stato più di un colloquio telefonico.