Repubblica - Luce Fazzini in mezzo al buio, ha scalato le gerarchie. E spera nella Nazionale

Intraprendente, vivace e propositivo, quando la palla brucia per tutti gli altri. In recupero verso il Milan

In Nazionale per ora ci vanno gli altri, ma Jacopo Fazzini è un punto di luce. Nel buio del periodo viola, logico aggrapparsi alle fiammelle che via via si trovano nel percorso. Da Gudmundsson a Fagioli, passando per Gosens, Dodo e tutta la difesa, la crisi più nera sembra avvolgere soprattutto coloro che già c’erano.

Tra i nuovi invece alti e bassi, dove gli estremi sono rappresentati soprattutto dalle difficoltà della coppia Sohm-Dzeko da una parte, e la verve di Fazzini dall’altra. Così scrive La Repubblica. INTRAPRENDENTE. L’ex Empoli pare recuperabile per il Milan.

Ed è un gran bene visto che Fazzini è uno dei pochi che sembra in grado di giocare con la testa sgombra. Intraprendente, a costo di sbagliare qualche scelta, vivace, propositivo e coraggioso. A dispetto dell’età (classe 2003), resta uno che non si nasconde anche quando la palla brucia.

E in questo periodo brucia davvero con la squadra incapace di vincere una singola partita in campionato e inchiodata a quota tre punti in sei gare. Lui, tifoso viola da sempre, se lo era immaginato indubbiamente diverso questo inizio con la maglia del cuore.

A livello personale però, niente da rimproverarsi: è partito qualche metro dietro nelle gerarchie di squadra, diventando invece presto un titolare insieme a Gudmundsson, a discapito semmai di Fagioli. PALI. Corre, è dinamico ed anche tecnico, vede il calcio.

Come nella verticale per Kean con la Roma sul clamoroso palo di Moise. Sfortunato, Fazzini, anche nel legno colpito con il Polyssia. Pagato 10 milioni in estate per portarlo via da Empoli, prima che altre squadre potessero prenderlo.

A gennaio c'era stato il pressing di Napoli e Lazio, ad esempio. Fin qui ha giocato in tutte e 9 le partite stagionali, 4 volte da titolare. Ha già all'attivo 78 presenze in Serie A: la Fiorentina ha gambe e testa pesanti, la spensieratezza di un “giovane vecchio” come lui può aiutare.

Spera, Jacopo, di raggiungere presto la colonia viola a Coverciano. Tutto passa dalle prestazioni con la Fiorentina.