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Braschi e un 2025 da incorniciare. Il baby bomber viola trascina la Primavera e sogna l’esordio

L'attaccante classe 2006 è il capocannoniere del campionato Primavera e sogna il debutto con i grandi

Il suo anno si è concluso con il calcio di rigore sbagliato contro il Cagliari, ma il 2025 di Riccardo Braschi è da incorniciare. Sedici gol nell’anno solare, di cui 10 impreziositi da 2 assist in questa prima metà di campionato Primavera 1, del quale è il capocannoniere. Il classe 2006 segna, lotta, lega il gioco e fa segnare: il riferimento ideale della squadra di Galloppa, prima a pari merito con Inter e Roma. 

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Una crescita esponenziale quella del numero 61 viola. Tre anni fa, al primo anno di Primavera, Braschi segnò appena una rete, mentre nello scorso raggiunse quota 14. Traguardo quasi raggiunto con la metà delle partite in questa. E le reti sono arrivate in tutti i modi: di testa, di destro e di sinistro, col cucchiaio, sporchi e in acrobazia, a certificare il fiuto del gol e un bagaglio tecnico non banale per un attaccante in grado di svariare su tutto il fronte offensivo. 

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Nato e cresciuto a Firenze, dopo i primi gol con la maglia della Sestese è entrato nel settore giovanile gigliato. Un sogno per un bambino da sempre tifoso viola, che spesso dopo i gol è stato protagonista di esultanze particolari, come il violino alla Gilardino o la mitraglia di Batistuta. 

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Il 19enne ha rinnovato fino al 2027 con opzione per un’ulteriore anno e si è messo in mostra nella pre-season agli ordini di Pioli con un gol al Grosseto e con una bella torsione di testa nel test in terra inglese contro il Nottingham Forest. Ed era stato convocato anche nelle gare ufficiali contro Polissya e Cagliari

Già nel giro delle nazionali azzurre dall’U16 all’U18, Braschi nel 2026 spera nella prima convocazione da parte del ct dell’U19 Alberto Bollini. E chissà che con la possibile uscita di Dzeko nel mercato di gennaio, non possa diventare la terza punta nelle gerarchie di Vanoli e coronare così il sogno dell’esordio in Prima Squadra.


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