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Nazione - L'amore dei tifosi un'altra volta tradito. Rabbia, cori e fischi: pazienza finita da un pezzo

In 3500 anche a Parma, ma è arrivata la decima sconfitta in campionato. Scatta la contestazione dei tifosi

Un amore ancora una volta tradito. Vilipeso. Era questo il sentimento principale che si respirava nel settore ospiti del Tardini, dove la Fiorentina è caduta per la decima volta in campionato. La peggior notizia, passato il Natale, per gli oltre 3500 tifosi viola che contro il Parma - in uno scontro diretto di vitale importanza - si attendevano quantomeno una conferma di quanto visto solo una settimana fa contro l'Udinese. E invece no: il nulla più totale. Di idee, di carattere. Così scrive La Nazione. 

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PAZIENZA FINITA. E questo nonostante, fin dal riscaldamento, il popolo viola avesse iniziato ad incitare i giocatori. Un appoggio che è rimasto costante, senza alcun tentennamento, fino al gol di Sorensen che ha deciso la partita: da allora, l'umore della Curva è cambiato e si è fatto più cupo: «Se andiamo in B, vi facciamo un c... cosìl» è stata la prima avvisaglia di un repentino mutamento d'animo dei tifosi, che poi, nel finale, hanno fatto esplodere tutta la loro rabbia. «Noi tifiamo solo per la maglia» è stato lo slogan più gentile scandito dagli ultras, seguito da «Andate a lavorare!», «Bisogna correre per vincere!», «Via la m... da Firenzel» ed il più classico «Vergognatevi!». Da tutto questo travaso di bile non è rimasta esente la società, finita di nuovo nel mirino come le ultime gare con Losanna e Udinese: «Società inesistente ma dov'è il presidente?» ha gridato reiteratamente la Fiesole in trasferta. Poi la squadra è stata ricoperta di fischi. La pazienza, a Firenze e non solo, è finita da un bel pezzo.

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