La speranza è che Italiano abbia ragione, la certezza è che qualcosa nella Fiorentina debba cambiare
Le lacune strutturali della rosa sono note, Italiano è spesso tradito da errori dei singoli. La speranza è che la sua analisi post partita sia effettivamente corretta
Il secondo ciclo di ferro della Fiorentina è iniziato male. A Bergamo la squadra di Italiano è caduta per la quarta volta in stagione ed ha messo in mostra i consueti limiti di questo periodo: sterilità offensiva preoccupante e disattenzioni difensive che puntualmente costano sconfitte e punti.
Partiamo proprio dalla difesa, che statistiche alla mano è l’unico reparto migliore rispetto allo scorso anno. Meno gol subiti, ma gli svarioni dei singoli hanno caratterizzato le tre partite perse in campionato: Venuti che sbaglia grossolanamente a Udine (1-0 finale), Igor che fa altrettanto a Bologna (2-1 finale) e lo stesso Venuti che ieri sbaglia la posizione sulla rimessa laterale dell’Atalanta per il gol partita (1-0 finale).
Colpe da dividere in parti diverse con i compagni, Quarta ed Igor su tutti, ma la disattenzione iniziale dell’esterno è da circoletto rosso.
La Fiorentina sta pagando in modo anche forse esagerato gli errori dei singoli, ma non può che essere così quando le partite vivono perennemente sul filo dell’equilibrio.
Lo ha detto lo stesso Italiano alla vigilia della partita di Bergamo: in Serie A prima o poi un gol lo prendi, ci sono giocatori scaltri e abili nel determinare. Muriel, ieri, ha scherzato Venuti ed è stato fortunato nel rimpallo con Quarta.
Questione di furbizia, di occupare le posizioni giuste. Una beffa veder prendere gol in questo modo alla Fiorentina, proprio il giorno dopo il gol molto chiacchierato di Rebic ad Empoli, nato dalla battuta furba di una rimessa laterale.
Il perenne equilibrio, dicevamo, è dato naturalmente dalla cronica sterilità offensiva.
7 gol in 8 partite di campionato sono lo specchio di tutte le difficoltà. E non sembra una questione di questo o quell’altro giocatore. Ieri Italiano li ha provati tutti quelli a disposizione. Anche contemporaneamente. Risultati modesti: un tiro da fuori di Jovic e po’ di confusione in area atalantina negli ultimi dieci minuti.
La lettura di Italiano a fine partita per certi versi è stata sorprendente.
Il tecnico si è detto soddisfatto per l’atteggiamento e lo spirito visti in campo. Ha raccontato di aver visto una Fiorentina finalmente diversa. In più ha contato diverse situazioni per segnare. Analisi che ha lasciato perplessi i più, ma c’è anche la speranza ben radicata che lui abbia ragione.
Italiano conosce meglio di tutti i suoi ragazzi. E se davvero ha visto una squadra in crescita è l’unica cosa buona da portare via da Bergamo.
La certezza invece è un’altra: che qualcosa debba cambiare nella fase offensiva della Fiorentina.
In primis c’è bisogno di recupera i due giocatori più importanti dell’attacco (Gonzalez e Sottil), poi occorre che qualcuno trovi una scintilla. Difficile immaginare che possano farlo tutti in contemporanea (magari), ma a Italiano serve che almeno un elemento dell’attacco trovi confidenza sotto porta.
Cabral, rimasto a Firenze a lavorare durante la sosta, ha giocato solo gli ultimi minuti: un messaggio piuttosto chiaro. E giovedì la Fiorentina si gioca già tantissimo contro gli Hearts in Conference League. Partita già da dentro o fuori vista la situazione del girone.
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