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CorFio – Prima trascinava e segnava, ora pochi gol e gioca per sé. Kean così è un problema

Questo Kean è un problema. Crollo realizzativo e poca intesa coi compagni. Moise non va

Irriconoscibile. Impensabile ma vero, dopo una stagione conclusa al sesto posto e con i 19 gol segnati in serie A con tanto di rinnovo di contratto (e clausola ritoccata verso l’alto annunciata in pompa magna lo scorso agosto), Moise Kean adesso è diventato un problema per la Fiorentina, scrive il Corriere Fiorentino.

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DATI. L’attaccante viola, al tramonto del girone d’andata, ha fatto solo 4 gol in serie A. Solo, sì, perché un anno fa nelle prime 16 partite giocate l’attaccante gigliato aveva raggiunto quota 11: allora in 1.308 minuti, per 1 gol ogni 118,9 minuti di media, stavolta in 1.408, per una media di 1 rete ogni 352 minuti. Se l’attaccante della Nazionale ha evidentemente perso il suo smalto realizzato, è altresì vero che la Fiorentina ha cambiato il proprio modo di attaccare, di occupare gli spazi offensivi limitrofi, di verticalizzare su Kean e quindi di sprigionarne il potenziale. E dire che, nonostante questo, per Kean gli xG (i cosiddetti gol attesi) sono in linea con la scorsa stagione: 0,65 ogni 90 minuti nel campionato 2024-25, 0,63 in quello attuale. A essere stravolta, in tal senso, è stata fin qui la capacità di conversione delle occasioni in reti: Kean ha raggiunto 10 xG (9,21 se si considerano solo quelli su azioni, escludendo quindi il tiro dal dischetto contro il Bologna) con appena 4 gol segnati; mancano all’appello dunque sei reti rispetto alla metrica statistica. Anche a livello di tiri il dato è inequivocabile: nello scorso campionato ogni 90 minuti i tiri totali di Kean sono stati 3,48 mentre quelli in porta 1,69, il 48,5% del totale: quasi un tiro su due scoccato dal classe 2000 finiva insomma nello specchio avversario. In questi primi 4 quattro mesi di serie A invece l’ex Juventus sta sì concludendo con maggiore continuità (4,43 ogni 90 minuti) ma i tiri in porta sono precipitati fino a 1,13 (il 25,5% del totale): Kean, che ha complessivamente tirato 18 volte nello specchio in campionato, in ben sei partite non ha centrato i pali della porta avversaria.

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E contro il Parma l’attaccante della Nazionale ha tentato la conclusione sei volte e solo in un caso ha trovato i pali difesi da Corvi, senza dimenticare l’occasione — che ha generato svariate critiche — in cui Piccoli, solo nel cuore dell’area di rigore, ha richiesto invano un assist al compagno che ha invece preferito calciare in precario equilibrio. Pochi gol e poca lucidità nelle scelte e nelle letture. Il 2026 sarà il tempo delle risposte, prima che sia troppo tardi.

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