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CorSport - Vanoli punta sulla vecchia guardia: la Fiorentina torna quella di Palladino

Contro la Cremonese si va un'altra volta verso una Fiorentina senza acquisti dell'ultimo mercato estivo, testimoniandone ulteriormente il fallimento

De Gea tra i pali, Dodo e Gosens (che torna dal primo minuto dopo le prove generali di sabato scorso a Parma) sulle rispettive fasce di competenza in una difesa a quattro completata da Pongracic e Comuzzo (in vantaggio su Ranieri al rientro da squalifica), Fagioli regista un passo indietro rispetto a Parisi (confermato avanzato a destra dove sta avendo un buon rendimento), Mandragora, Ndour e Gudmundsson (con l’islandese libero di scegliere la posizione che preferisce, specie dentro al campo per mettere nel mirino la porta avversaria e trasformare il 4-1-4-1 in 4-3-2-1), Kean riferimento offensivo. Come scrive il Corriere dello Sport, sarà la Fiorentina di Vanoli anti-Cremonese, sembra la Fiorentina di Palladino.  

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SEMPRE GLI STESSI. Perché non ce n’è uno dei nuovi e questo, intanto, testimonia il fallimento del mercato estivo senza tema di smentita se l’allenatore, nella partita che decide un pezzo bello grande del destino viola in campionato, punta su tutti quelli che c’erano e su nessuno di quelli che sono arrivati a luglio-agosto. Non Piccoli e Dzeko, non Nicolussi Caviglia e Sohm, neppure Viti, Fortini e Fazzini (che è però infortunato). E anche a livello di sistema di gioco i punti di contatto sono tanti, da quando il tecnico varesino contro l’Udinese ha abbandonato la linea a tre e scelto quella a quattro (passo fatto a sua volta da Palladino il 22 settembre 2024 nell’intervallo di Fiorentina-Lazio) e ulteriore novità s’è inventato Parisi finta ala e finto trequartista com’è stato Bove per l’allenatore ora all’Atalanta fino alla drammatica sera dell’1 dicembre 2024 di Fiorentina-Inter. Sempre per sottolineare che tocca a chi allora contribuiva in larga parte alle fortune viola: e non per dire. 

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