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CorFio - Cambiando la panchina il risultato è lo stesso. Vanoli moltiplica i dubbi

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Il tecnico ex Torino non è riuscito a risollevare la Fiorentina. Ore di riflessioni in casa viola

Due punti in cinque partite, un ultimo posto in classifica sempre più corroborato dai risultati e una distanza dalla salvezza salita da 2 a 8 punti. È questo l’amaro bottino raccolto da Paolo Vanoli in serie A dal momento del suo insediamento sulla panchina della Fiorentina, in un percorso aperto dai due pareggi con Genoa e Juventus e poi contraddistinto dalle tre sconfitte con Atalanta, Sassuolo e Verona. Per non parlare della Conference, con il ko casalingo con l’AEK e la «rondine» Dinamo Kiev che non ha fatto primavera. Così scrive il Corriere Fiorentino.

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IN BILICO. La regola dei piccoli passi a lungo invocata è rimasta solo un proposito. L’attualità, ad oggi, è legata al silenzio stampa comunicato dalla società viola, al ritiro imposto ai giocatori e al futuro dello stesso Vanoli inevitabilmente in bilico, a soli 36 giorni dal suo esordio in panchina. In caso di ulteriore esonero (che la Fiorentina comunque ufficiosamente smentisce), i rumors parlano del ritorno di Iachini (pupillo del patron Commisso) alla promozione di Galloppa. E' una sorta di déjà-vu: anche le riflessioni su Pioli (poi sollevato dall’incarico) si aprirono dopo uno scontro diretto perso in casa (allora con il Lecce) e a pochi giorni da una partita di Conference. 

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NIENTE STERZATA. Se la responsabilità non può ricadere solo sulle spalle di un tecnico subentrato dopo anche le dimissioni del ds, è altresì vero che le sabbie mobili sono rimaste l’habitat della Fiorentina. Vanoli, con gli strumenti a disposizione, non è riuscito a far sterzare una nave diretta verso un iceberg impronunciabile (la retrocessione), a maggior ragione nell’anno del centenario. Da un punto di vista tattico i primi cambiamenti si sono intravisti solo nelle ultime due partite e per recuperare due risultati avversi. La fase difensiva con Vanoli ha fatto registrare 10 gol subiti in 5 gare (2 di media), con Pioli 16 in 10 (1,6), mentre per la fase offensiva il dato attuale è di 5 gol in 5 partite dall’avvento di Vanoli (1 ogni 90 minuti) rispetto ai 7 in 10 con Pioli (0,7). La media punti è identica per i due allenatori: 0,4 a partita.

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