Cagliari, pari in piena emergenza. Un punto viola grazie al fischiatissimo ex Sottil

L'analisi della Gazzetta dello Sport: rabbia Mazzarri negli spogliatoi, pari però giusto in una gara del 'vorrei ma non posso'

La sfida del “vorrei ma non posso” non poteva che finire in parità. Perché la Fiorentina era partita bene con un’occasione dopo 10 secondi e un rigore a favore assegnato dopo 7 minuti. Ma Bonaventura ha calciato sul portiere e Biraghi, specialista nelle punizioni, non lo è altrettanto nei rigori e ha trovato il piedone sinistro di Boris Radunovic, ormai un concorrente di Alessio Cragno e non la sua riserva.

Ma il Cagliari è scattato forte ai blocchi nella ripresa. E’ andato in vantaggio dopo 2’ col solito Joao meravigliao, salito in cielo sulle spalle di Odriozola, ha avuto un rigore a favore dopo 18’ con conseguente espulsione di Odriozola, ma dal dischetto il brasiliano-azzurro ha fallito dopo un anno di centri, e al 30’ il fischiatissimo ex Riccardo Sottil ha approfittato di un pasticcio tra Marin e Lovato, è filato via a sinistra come solo lui sa fare, non ha trovato l’opposizione di Goldaniga e ha pareggiato.

Esultando, poi, in un modo che poteva risparmiarsi. Giallo sacrosanto, scrive La Gazzetta dello Sport. IN EMERGENZA. Walter Mazzarri, che avrebbe festeggiato le 700 panchine superando in classifica il Venezia, negli spogliatoi se l’è presa con le porte, rompendone tre.

Giustificato. Perché la Fiorentina, che veniva da 11 gol segnati tra Genoa e Napoli, ma era per la prima volta senza il bomber Vlahovic, lui l’aveva studiata alla perfezione. E dopo i primi 10’ da incubo, l’aveva anestetizzata con un 3-4-1-2 che prevedeva Dalbert finto trequarti a disturbare il cervello Torreira e la solita maniacale attenzione difensiva.

Con un trio inedito: Altare che viene dalla C, Goldaniga che è appena arrivato e Obert 2002 alla prima da titolare in A. Non solo: Bellanova e Grassi si erano negativizzati tra venerdì e sabato mattina. Come Lovato, utilizzato solo nella ripresa.

Insomma, emergenza totale.