I sogni erano altri, ma dal 6° posto si può ripartire per alzare l'asticella

La gara di Udine è la metafora della pazza stagione della Fiorentina di Palladino. Da oggi via ai confonti

C’era un solo caso che avrebbe permesso alla Fiorentina di qualificarsi per la quarta volta di fila in Conference League. E magicamente, quando meno pareva possibile, è accaduto. La vittoria sul campo dell’Udinese, col graffio finale del solito e decisivo Moise Kean ma anche il tonfo della Lazio all’Olimpico contro il Lecce che così firma la salvezza, scrive La Repubblica.

PAZZA STAGIONE. Accade di tutto e la gara coi friulani, metaforicamente, rappresenta la pazza stagione dei ragazzi di Raffaele Palladino. Sotto, avanti, poi in parità e infine di nuovo in Europa. I giocatori attendono il risultato della Lazio e poi esultano, correndo sotto il settore ospiti che pure non aveva mancato di contestare la scorsa settimana e in parte anche ieri sera.

Ma alla fine sono 65 punti, mai così tanti da dieci anni a questa parte. È sesto posto, che vale la Conference. Certo, le premesse erano altre e per buona parte della stagione i sogni molto più brillanti. Ma sul tavolo delle analisi ci sarà anche questa qualificazione.

Oggi l’incontro tra il tecnico e la dirigenza, per fare il punto sui riscatti e su quei giocatori da aggiungere per alzare l’asticella.