CorFio: Fiorentina, gli approcci sbagliati e quella grinta da ritrovare in fretta

Non è la prima volta in questo campionato che la formazione viola sbaglia l'approccio. Ora serve ripartire

«Pensavo che quello dell’approccio giusto alle partite fosse diventato un nostro marchio di fabbrica. Non mi sarei mai aspettato una partita così. E non si deve ripetere». Parola del tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano, nel post gara di Torino.

Scrive il Corriere Fiorentino. Ha ragione, il mister, perché nella prima parte di stagione la Fiorentina si era fatta conoscere anche per le sue partenze a mille all’ora. Qualcosa è cambiato, però, e basta pensare alle ultime tre partite per accorgersene.

Contro Sassuolo, Verona e Torino i viola sono sempre passati in svantaggio, subendo gol, tra l’altro, sempre nella prima mezzora.

Esattamente il contrario di quanto visto all’inizio del campionato

Quando, la Fiorentina, concedeva (quasi) sempre nei secondi tempi e, in particolare, nell’ultimo quarto di partita. Va ritrovata quella cattiveria, quindi, senza aspettare di prendere un schiaffo per reagire. Anche perché questa non è una squadra che eccelle per personalità e spesso è uscita dalle difficoltà aggrappandosi all’identità di gioco creata da Italiano.

A volte però (vedi Torino) gli avversari ti impediscono di giocare e, in quel caso, diventa fondamentale lo spirito. Altrimenti, sempre per usare le parole del mister, «si può perdere con chiunque».